V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
jummy |
Inserito il - 21/01/2008 : 11:53:06 Cari amici carpisti come promesso vi informo riguardo all’esito della prima consulta che vede per la prima volta nella storia un vostro rappresentante CFI. Questo affinché sia per voi spunto di riflessione,esempio e stimolo per continuare a far sentire la nostra voce.Ultimamente ho sentito degli attacchi pesanti all’operato di CFI e questa cosa mi ha fatto molto male poiché siamo in molti ad operarci per la causa di tutti i carpisti.Sono stati fatti degli attacchi ai vertici dell’associazione contestando una fantomatica scelta fatta in termini di quantità rispetto alla qualità degli associati e la necessità di regolamentare la disciplina del carpfishing prima all’interno dl movimento e successivamente con le istituzioni.Francamente non riesco a capire questo attacco per due motivi:primo,non credo che l’aumento di tesserati sia dovuto a delle manovre dei vertici ma per libera scelta di ragazzi che condividendo una passione con nobili ideali sentono il bisogno di riconoscersi in una associazione,secondo, proprio questa volontà di appartenere ad un gruppo che abbraccia non solo una tecnica ma uno stile di comportamento è secondo me,una garanzia sulla “qualità”degli associati.Da parte del presidente ho avuto il pieno appoggio sia morale che materiale,preparando una relazione,con la sua collaborazione ,da presentare in assemblea col supporto di pieghevoli e altro materiale cartaceo prontamente inviatomi.Questa la relazione:
Egr.Sig.Presidente
con la presente intendo innanzitutto ringraziarLa per aver ammesso la categoria dei carpisti, da me rappresentata quale Responsabile Provinciale dell’Associazione Carp Fishing Italia, a partecipare alla Consulta Provinciale per la gestione delle acque pubbliche. L’associazione nazionale CFI è nata nel 1993 e attualmente conta 156 sedi equamente distribuite in tutta Italia con oltre 3000 soci; nella Regione Marche sono attualmente presenti 10 sedi periferiche, di cui 4 nella sola provincia di Macerata. Nel 2006 CFI è stata riconosciuta come Associazione Nazionale, operante nel territorio Regionale, riconoscimento che ha permesso di inserire un nostro Rappresentante in ognuna della Consulte Provinciali delle acque. Personalmente rivesto il ruolo di Presidente della sede periferica di Civitanova Marche, nata quattro anni fa, ed alla quale si sono poi aggiunte le altre tre sedi provinciali,con una costante crescita del numero degli associati. Proprio il notevole aumento dei praticanti questa disciplina, e la loro assidua presenza sulle sponde di laghi e fiumi, mi spinge ad illustrarLe quelli che sono gli aspetti fondamentali e caratteristici di questa tecnica di pesca. La tecnica del Carpfishing è nata in Inghilterra, per poi contagiare dapprima Francia e Germania, poi tutto il resto d’Europa, compresa la nostra penisola. Tale pesca mirata solo ed esclusivamente agli esemplari di taglia di carpa e carpa erbivora (amur), si basa su determinati punti essenziali: La boiles e l’hair rig . L’esca rappresenta sicuramente la grande innovazione portata da questa tecnica, infatti essa non viene posizionata direttamente sull’amo, bensì su un sottile filo (hair rig) distanziato uno o più centimetri dall’amo stesso. In questo modo si sfrutta la peculiarità della carpa di alimentarsi non mordendo, ma risucchiando il suo alimento. Questo particolare metodo di innesco consente di allamare il pesce sempre e solo sulla parte marginale dell’apparato boccale, garantendo così l’incolumità dello stesso, e l’assoluta sicurezza di poter rimettere il pescato in libertà, senza aver subito alcun trauma. Parlando di esche, oltre alle classiche granaglie quali mais o legumi, tutti rigorosamente cotti, vengono utilizzate le boiles (dall’inglese “esche bollite”). Si tratta di vere e proprie palline, ottenute amalgamando insieme e poi cuocendo in acqua varie farine vegetali, uova, aromi, dolcificanti e altri ingredienti assolutamente naturali. Tali esche si possono trovare già pronte (“ready made”), direttamente nei vari negozi specializzati, in vari diametri e gusti, oppure si possono realizzare in casa. Questa particolare esca bollita, acquisendo notevole consistenza grazie alla cottura, scoraggia i pesci più piccoli dal cibarsene, consentendoci di selezionare il peso delle catture, anche oltre i 20 Kg. A chi insinua che le carpe non riescano ad ingerire questi bocconi a causa della loro durezza, ricordiamo che l’apparato boccale delle carpe è sì privo di dentatura esterna, ma provvisto di denti faringei, ovvero placche ossee in grado di triturare addirittura chiocciole, granchi, gamberi e cozze d’acqua dolce, i cui gusci vengono spesso espulsi dalle prede catturate.
Il Catch & Release (Cattura e Rilascio) Tutte le catture effettuate vengono trattate con il massimo rispetto da parte del carpista, il quale ha sempre cura di posare il proprio momentaneo trofeo su di un apposito materassino imbottito (vero simbolo del carpista) per slamarlo delicatamente, immortalarlo in una foto ricordo ed immediatamente rilasciarlo in libertà. I più attenti addirittura provvedono ad applicare sul piccolo foro provocato dall’amo un apposito disinfettante antibatterico. A conferma che questa tecnica non arreca alcun danno al pescato ne è dimostrazione il fatto che molti esemplari vengono ricatturati costantemente, spesso più volte all’anno, e con pesi sempre maggiori. La scelta del catch&release è comunque per noi obbligatoria, poichè se ogni carpista decidesse di trattenere anche una sola delle catture che effettua, in breve i bacini non conterrebbero più gli esemplari di maggior peso, obiettivo proprio della nostra disciplina. La natura L’amore per la natura è innato nei carpisti. Poichè gli esemplari di mole che vivono in un bacino non sono molti, spesso il carpista si apposta sulle sponde di un lago per più giorni, durante tutte le stagioni dell’anno. Questo richiede da un lato l’esigenza di attrezzarsi con un lettino ed una tenda (rigorosamente verde mimetica) per superare i rigori della notte e delle interperie, dall’altro la necessità e soprattutto la volontà di fondersi con la natura circostante. Il vero carpista non crea accampamenti vistosi, non accende fuochi sulle sponde, non fa rumore e soprattutto non sporca la sponda che sta occupando, facendosi carico di raccogliere anche l’immondizia gettata dai pescatori meno educati. La prolungata permanenza sulle rive garantisce inoltre un’azione di monitoraggio e dissuasione contro atti di bracconaggio, in continuo aumento specie negli ultimi anni. Visto l’incredibile consenso ottenuto da questa tecnica di pesca (l’unica a permettere l’edizione di quattro riviste nazionali monotematiche in edicola tutti i mesi), e vista la prolungata ed assidua permanenza dei carpisti sulle sponde dei laghi, è chiara la necessità di dover stabilire delle regolamentazioni, grazie alle quali si possa esercitare questa passione nel pieno rispetto della natura e degli altri colleghi pescatori. I punti da regolamentare, e sui quali chiediamo di aprire un dibattito sono i seguenti: Pesca notturna Vorremmo porre la vostra attenzione sulla possibilità di svolgere la pesca notturna in tutte le acque provinciali di categoria C, consentendo di montare una tenda (rigorosamente mimetica) per accogliere il carpista durante le ore più fredde. Tale provvedimento eviterebbe l’eccessivo affollamento registrato negli ultimi anni negli unici due bacini in cui ciò è già permesso (lago di Caccamo e di Polverina). Siamo certi che la permanenza di carpisti anche durante la notte sarebbe fonte di monitoraggio e dissuasione per atti illeciti e bracconaggio, purtroppo oggigiorno sempre più frequenti, nonché possibile mezzo per la cattura di esemplari di siluro oramai presenti nella maggior parte dei bacini della nostra regione. Utilizzo del natante e azione di pesca L’utilizzo del natante deve essere consentito solo ed esclusivamente con giubbino salvagente omologato correttamente indossato. Attualmente è consentito l’utilizzo del natante per permettere al pescatore di raggiungere sponde altrimenti non raggiungibili a piedi e per il monitoraggio del fondale mediante ecoscandaglio. Come oramai concesso da molte regolamentazioni speciali nei più blasonati laghi e fiumi del nord Italia (e d’Europa), chiediamo anche noi la possibilità di utilizzare il natante (o il barchino radiocomandato) anche per poter calare con precisione la lenza nello spot scelto e per poter pasturare attorno all’innesco. Ogni spot dovrà essere contraddistinto da un segnalino opportunamente ancorato al fondale, in cui siano riportati il nome ed il cognome del pescatore, ed il numero della sua licenza di pesca governativa, e che dovrà essere obbligatoriamente rimosso al termine dell’azione di pesca. Le lenze dovranno essere depositate perpendicolarmente alla sponda del bacino, di fronte alla postazione di pesca, senza mai oltrepassare la mezzeria del bacino stesso. Sarà premura del carpista utilizzare piombi affondafilo per far aderire la propria lenza al fondale, in modo da non creare intralcio agli altri pescatori. Utilizzo della terza canna Attualmente per la tecnica del Carpfishing viene concesso l’uso contemporaneo di 2 canne a pescatore, armate ognuna con un solo amo, come la nostra tecnica ci impone. Poichè di giorno i bacini sono frequentati da pescatori che praticano altre tecniche, e poichè spesso è la notte a portare al carpista le catture più importanti, chiediamo di poter utilizzare una terza canna, sempre innescata con un solo amo, limitando questa concessione solo alle ore che vanno dal tramonto all’alba. Invitiamo Lei o qualsiasi membro di questa commissione tecnica a scegliere a caso tra i nostri associati una persona con la quale trascorrere una sessione di pesca, per avere conferma del nostro operato in termini di educazione, rispetto dell’ambiente e delle altre persone. RingraziandoLa per avermi dedicato la Sua attenzione, e certo che il presente documento sia di spunto per un educato e fruttuoso confronto con i miei colleghi rappresentanti delle altre associazioni piscatorie, resto in attesa di un suo parere a riguardo. Distinti saluti In fede Il Presidente Nazionale C.F.I. Il Responsabile Provincia MC C.F.I. Agostino Zurma Ciccetti Pietro
Premetto di aver provveduto a presentare prima delle feste natalizie, di persona,al presidente della consulta e responsabile provinciale del settore caccia e pesca la relazione che presenta la tecnica e l’etica del carpfishing,nonché del materiale riguardante la struttura di CFI ed elenco delle periferiche in Italia. La relazione spiega alcune necessità riguardanti la tecnica, una migliore distribuzione dei carpisti sul territorio e ,visto il crescente numero di praticanti,la regolamentazione dell’azione di pesca per non infastidie gli altri pescatori sportivi.E questo è il report di come si e svolta la consulta il 10 gennaio 2008: all’ordine del giorno vi era l’approvazione del calendario piscatorio regionale con eventuali deroghe sui divieti e limitazioni in potere alle province in accordo con le associazioni di pescatori.Le richieste che venivano presentate erano di estendere la pesca notturna per il carpfishing in tutte le acque di categoria C,l’uso del natante o del barchino per il posizionamento delle esche e la possibilità di pescare con tre canne.Il presidente ha aperto la seduta e mi ha permesso di presentare la relazione e i pieghevoli ai vari membri della consulta. A fine esposizione ho chiesto di esprimere il proprio parere e di illustrarne le motivazioni.Questo perché,rappresentando una categoria di persone,avrei dovuto rendere conto dei risultati ottenuti. L’argomento terza canna viene respinto a priori poiché la stessa proposta è stata bocciata in regione e ,facendo notare che i precedenti calendario prevedevano la pesca con 2 canne e con un massimo di 2 ami per canna (quindi tre canne con un solo amo avrebbe significato pescare con un totale di tre ami anziché 4 come la legge permetteva),hanno pensato bene di correggere ed eliminare il secondo amo per canna. Per quanto riguarda la pesca notturna: “..non possiamo permettervi la pesca notturna perché non abbiamo personale a sufficienza da mandare a controllarvi anche di notte..e poi di notte voi fate come vi pare…” Allora ribatto:”..se non avete personale per il controllo notturno vuol dire che di notte il bracconaggio e lo smaltimento illegale dei rifiuti può agire indisturbato…non sarebbe la presenza di carpisti un deterrente per questo fenomeno in espansione,dato che sono i primi ad essere danneggiati in caso di morie o prelevamenti illeciti?Invece di proibire la nostra permanenza notturna sulle sponde non sarebbe più logico cercare una collaborazione e istituire dei corsi come guardapesca volontari in modo da risolvere il problema dei pochi che “fanno come gli pare” e cercare di arginare gli altri problemi che sono molto più gravi? A questo punto qualcuno ha cominciato a riflettere,e qualcun altro ha esordito e chiuso l’argomento dicendo”..allora anche noi vogliamo fare le gare di notte..”. Passati alla richiesta dell’utilizzo del natante o barchino: “…non possiamo accogliere la richiesta perché date fastidio agli altri pescatori portando le esche a lunga distanza…””…pasturando a centro lago con quintali di pastura attirate tutti i pesci nella vostra zona allontanandoli dalla sponda e quindi dalla portata dei pescatori al tocco…” “…nella nostra relazione abbiamo evidenziato il fatto di limitare l’azione di pesca sia lateralmente che frontalmente,con tanto di segnalini identificativi del carpista e comunque il fatto limitare la pesca notturna in solo due bacini in tutto il territorio non fa altro che determinare un certo sovraffollamento che crea problemi sia ai carpisti stessi che agli altri pescatori sportivi…e questo si riallaccia alla necessità di una più equa distribuzione delle zone adibite alla tecnica del carp fishing…”Essendo le mie argomentazioni fondate (mi ero preparato su ogni possibile obiezione), qualcuno si è espresso in questo modo”…insomma ci da fastidio vedervi fare avanti e indietro con queste barchette…”.E’ stato del tutto inutile richiamare alla presentazione della parte tecnica della relazione che argomentava il fatto che le esche,una volta depositate rimangono per molte ore in acqua prima di essere recuperate e che la nostra tecnica richiede il minimo rumore,quindi è inverosimile il via vai a cui qualcuno alludeva.A questo punto,per non creare altri imbarazzi il presidente ha chiesto se in conclusione,la consulta voleva che le cose rimanessero come l’anno precedente.Non si è capito bene chi fosse d’accordo e chi no e visto che insistevo nell’avere delle motivazioni da ogni singolo tecnico della consulta da metter a verbale,uno dei rappresentanti di categoria della consulta ha dichiarato:”…siete gli ultimi arrivati,cosa volete ottenere?Già è tanto che siete arrivati in questa sede…”Sulla scia di questa affermazione all’unanimità (qualcuno a mezza bocca)hanno optato per lasciare tutto com’era.Alquanto risentito per questa “poco tecnica”motivazione ho chiuso riferendo che oltre 2000 carpisti sarebbero stati messi a conoscenza di tale dibattito.Dopo aver seguito gli altri punti dell’ordine del giorno sono uscito per fumare una sigaretta insieme ad altri componenti e al comandante della polizia provinciale.Mi sono intrattenuto con questi parlando di fantomatiche morie per soffocamento imputabili all’uso di boiles,di comportamenti poco corretti da parte di carpisti dei quali loro erano stati testimoni,insomma una serie di possibili giustificazioni al fatto di aver respinto ogni nostra richiesta.Al rientro e a consulta terminata l’autore dell’ultima infelice dichiarazione ,mi dice di essersi espresso male e che voleva dire che abbiamo bisogno di “ambientarci”in quel sistema per noi nuovo e che se volevamo potevamo far richiesta di 4 date entro il 31 gennaio per avere a disposizione un lago (campo gara)dove poter praticare il carpfishing in assoluta libertà di notturna e natante.Ringrazio e dico che farò presente la cosa ai nostri ragazzi.Questo è il report della consulta del 10 gennaio 2008 così come è avvenuta.Già Alessandro Fava,in regione, mi aveva segnalato questo accanimento nei nostri confronti da parte delle veterane associazioni , ma io pensavo che ci fossero dei taciti accordi di collaborazione tra i vertici di CFI e quelli delle altre associazioni e quindi la cosa poteva essere circoscritta in ambito locale. Ora mi chiedo se il fatto che CFI cominci ad ottenere autonomamente qualche piccolo risultato a livello provinciale possa in qualche modo far paura ed inceppare quel meccanismo di potere e interessi economici da parecchio tempo consolidato.Non vi sembra strano? Quale enorme fastidio possiamo dare noi carpisti alle altre categorie di pescatori sportivi se siamo pronti a regolamentare la nostra disciplina proprio per non dare intralcio alle altre?Non sarà che oltre 2000 tesserati fanno gola in termini di entrate economiche e potere?Ottenere concessioni riguardanti il carpfishing tramite altre associazioni ,non credete porterebbe un aumento di tesserati nelle fila di chi ci riesce?Ho voluto rendervi partecipi di tutto quello che accade poichè vi ritengo delle persone mature e in grado di rflettere in maniera autonoma riguardo la strada da seguire,in base a fatti concreti e non dicerie. Da parte mia posso solo ribadire il fatto che in questa fase delicata della nostra crescita come movimento,bisogna essere uniti e tener duro riguardo al progetto consulte,nonostante gli esiti che possono sembrare negativi.Due province su tutte quelle d’Italia sono un traguardo esiguo ma pur sempre un avvio.Vi chiedo,alla luce dei fatti,di reagire in maniera costruttiva e se davvero ci credete di fare qualcosa nell’ambito della vostra zona. Chiamate le varie province,settore caccia e pesca e chiedete quanti carpisti sono necessari per essere rappresentati nella consulta del vostro territorio di appartenenza.Sono dell’opinione di mettere al corrente tutti i carpisti della situazione e lasciare che loro giudichino il da farsi. E’ ora di finirla di sottostare a qualsiasi gioco di potere in questo Paese e ci tengo a dare le mie personali motivazioni del perché abbraccio la causa CFI: -..perchè 5 anni fa mi ha dato la possibilità di creare un gruppo di amici con i quali ho condiviso dei momenti indimenticabili e ancora continuo ad averne. -..perchè so di far parte di una categoria di ragazzi con i miei stessi ideali senza distinzioni tra nord sud e centro. -..perchè ho avuto prova che c’è sempre qualche amico carpista che spende tempo,denaro ed energie per la causa di tutti. -..perchè se non c’era CFI io non avrei potuto rappresentarlo in un organo amministrativo e alla luce di come stavano le cose non so fino a quando avrei potuto continuare ad esercitare la mia passione in acque pubbliche. -..perchè i “miei ragazzi”meritano che io faccia il possibile e non mi arrenda anche quando il gioco si fa duro. Pietro Cicchetti.
Piero |
14 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
umbe |
Inserito il - 28/01/2008 : 12:43:58 Citazione: Messaggio inserito da jummy
Cari Amici Carpisti, come promesso eccomi a darvi le ultime notizie riguardo al progetto in questione.Purtroppo nell'ultima convocazione non ci sono stati cambiamenti riguardo alle richieste che abbiamo fatto,ma ho acquisito degli importanti elementi per passare alle contromosse.Intanto vi riporto parte del verbale che è stato trascritto riassumendo la parte iniziale che per ragioni di spazio non posso inserire e che comunque è disponibile sul sito della regione.In conclusione la pesca notturna è consentita in solo due bacini (come prima)dove è stata accertata la presenza del siluro.Il natante e il barchino sono vietati(per quest'ultimo anche la detenzione)per lo svolgimento dell'azione di pesca,quindi barca utilizzabile solo per il trasbordo.Per il numero delle canne,ulteriore restrizione che al limite non ci cambia niente:due canne armate di un solo amo(la legge precedente ne ammetteva un massimo di 2 con 2 ami).Questo il verbale trascritto:".. Il presidente della Consulta mette a votazione l'intera proposta del calendario piscatorio provinciale con le modifiche di cui sopra. La Commissione approva a maggioranza detta proposta (contrario:Cicchetti,astenuto Stacchietti,Favorevoli:9) Il Sig.Cicchetti chiede le motivazioni per cui non sono state accolte le sue proposte.Dopo ampia discussione emerge che le motivazioni che hanno determinato il non accoglimento di tali proposte sono relative alle difficoltà di effettuare puntuali controlli sul corretto espletamento dell'attività piscatoria da parte degli organi di vigilanza." La cosa era prevedibile,anche il fatto di sintetizzare le poco felici affermazioni che vi ho riportato in precedenza,sotto forma di "ampia discussione". Ok,1 a 0 palla a centro.Adesso vi dico quale saranno le nostre mosse,nel caso altri si troveranno in situazioni analoghe.Per prima cosa iscriveremo dei nostri tesserati a partecipare a corsi di formazione come volontari guardie ittiche(cosa che già le altre associazioni hanno)per due motivi:il primo per dimostrare la nostra correttezza nel rispettare e far rispettare le regole,nonchè un reale interesse nella salvaguardia del patrimonio ittico,il secondo per avere maggiore autorità e prontezza nell'intervenire, nei ben più gravi casi di bracconaggio,prelevamenti illeciti e inquinamento. Inoltre ho colto l'occasione di un fatto che si sta verificando nella nostra zona per dare dimostrazione del nostro operato all'opinione pubblica.Per uno dei soliti motivi incomprensibili all'Italiana,hanno dato l'autorizzazione a coprire una palude,l'unica zona umida rimasta sulla costa che vedeva la nidificazione di numerose specie protette quali aironi cenerini,sgarzette,tarabusi,tarabusini,porciglioni e falchi di palude,naturalmente per fare un agriturismo con tanto di parcheggio. Nelle stesse acque sono presenti moltissimi esemplari di luccio,luccioperca,persici trota e le nostre amate carpe di taglia ragguardevole.Ho richesto in sede di consulta di accollarci,come società,il progetto del ricupero e trasferimento del pescato dopo le analisi di prassi,intervenendo anche con mezzi privati sotto la coordinazione della polizia provinciale e dell'ittiologo della consulta(per mezzi propri intendo barche,materassini e guadini,mentro storditore e vasche di ossigenazione per il trasferimento saranno messe a disposizione della provincia.Vedremo quante altre associazioni prenderanno parte alla gravosa operazione.Naturalmente richiederò l'intervento di tutti gli associati CFI delle marche,e la cosa sarà seguita dalla stampa e dagli altri mezzi di informazione.La destinazione del pescato sarà in due ambienti poco distanti,molto simili per conformazione e di questi due successivamente, ne richiederemo la gestione come associazione CFI.Questo è solo l'inizio, spero non trovare altri ostacoli durante il cammino ed è scontato che tutti voi sarete testimoni di ogni successo o sconfitta. Ciao a tutti e a presto.
Piero
stai facendo un lavoro ottimo e da portare ad esempio, e esprimendo la mia opinione penso che la strada della responsabilizzazzione delle sedi e dei soci rispetto ai vari regolamenti sia la strada da percorrere,chiediamo che i regolamenti vengano cambiati a nostro favore e se ci viene concesso penso sia un nostro dovere far si che gli stessi siano rispettati almeno dai nostri soci....
cago ergo sum
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jummy |
Inserito il - 28/01/2008 : 11:28:06 Cari Amici Carpisti, come promesso eccomi a darvi le ultime notizie riguardo al progetto in questione.Purtroppo nell'ultima convocazione non ci sono stati cambiamenti riguardo alle richieste che abbiamo fatto,ma ho acquisito degli importanti elementi per passare alle contromosse.Intanto vi riporto parte del verbale che è stato trascritto riassumendo la parte iniziale che per ragioni di spazio non posso inserire e che comunque è disponibile sul sito della regione.In conclusione la pesca notturna è consentita in solo due bacini (come prima)dove è stata accertata la presenza del siluro.Il natante e il barchino sono vietati(per quest'ultimo anche la detenzione)per lo svolgimento dell'azione di pesca,quindi barca utilizzabile solo per il trasbordo.Per il numero delle canne,ulteriore restrizione che al limite non ci cambia niente:due canne armate di un solo amo(la legge precedente ne ammetteva un massimo di 2 con 2 ami).Questo il verbale trascritto:".. Il presidente della Consulta mette a votazione l'intera proposta del calendario piscatorio provinciale con le modifiche di cui sopra. La Commissione approva a maggioranza detta proposta (contrario:Cicchetti,astenuto Stacchietti,Favorevoli:9) Il Sig.Cicchetti chiede le motivazioni per cui non sono state accolte le sue proposte.Dopo ampia discussione emerge che le motivazioni che hanno determinato il non accoglimento di tali proposte sono relative alle difficoltà di effettuare puntuali controlli sul corretto espletamento dell'attività piscatoria da parte degli organi di vigilanza." La cosa era prevedibile,anche il fatto di sintetizzare le poco felici affermazioni che vi ho riportato in precedenza,sotto forma di "ampia discussione". Ok,1 a 0 palla a centro.Adesso vi dico quale saranno le nostre mosse,nel caso altri si troveranno in situazioni analoghe.Per prima cosa iscriveremo dei nostri tesserati a partecipare a corsi di formazione come volontari guardie ittiche(cosa che già le altre associazioni hanno)per due motivi:il primo per dimostrare la nostra correttezza nel rispettare e far rispettare le regole,nonchè un reale interesse nella salvaguardia del patrimonio ittico,il secondo per avere maggiore autorità e prontezza nell'intervenire, nei ben più gravi casi di bracconaggio,prelevamenti illeciti e inquinamento. Inoltre ho colto l'occasione di un fatto che si sta verificando nella nostra zona per dare dimostrazione del nostro operato all'opinione pubblica.Per uno dei soliti motivi incomprensibili all'Italiana,hanno dato l'autorizzazione a coprire una palude,l'unica zona umida rimasta sulla costa che vedeva la nidificazione di numerose specie protette quali aironi cenerini,sgarzette,tarabusi,tarabusini,porciglioni e falchi di palude,naturalmente per fare un agriturismo con tanto di parcheggio. Nelle stesse acque sono presenti moltissimi esemplari di luccio,luccioperca,persici trota e le nostre amate carpe di taglia ragguardevole.Ho richesto in sede di consulta di accollarci,come società,il progetto del ricupero e trasferimento del pescato dopo le analisi di prassi,intervenendo anche con mezzi privati sotto la coordinazione della polizia provinciale e dell'ittiologo della consulta(per mezzi propri intendo barche,materassini e guadini,mentro storditore e vasche di ossigenazione per il trasferimento saranno messe a disposizione della provincia.Vedremo quante altre associazioni prenderanno parte alla gravosa operazione.Naturalmente richiederò l'intervento di tutti gli associati CFI delle marche,e la cosa sarà seguita dalla stampa e dagli altri mezzi di informazione.La destinazione del pescato sarà in due ambienti poco distanti,molto simili per conformazione e di questi due successivamente, ne richiederemo la gestione come associazione CFI.Questo è solo l'inizio, spero non trovare altri ostacoli durante il cammino ed è scontato che tutti voi sarete testimoni di ogni successo o sconfitta. Ciao a tutti e a presto.
Piero |
mertz |
Inserito il - 23/01/2008 : 00:01:07 Citazione: Messaggio inserito da giankanet
A fine mese insieme ad Andrea (buzbar) siamo attesi dal resp. Pesca della provincia di Venezia che ci dedichera' un paio d'ore.
in bocca al lupo ragazzi
Gabriele
<<CAMBRA CARP>> |
mertz |
Inserito il - 22/01/2008 : 23:58:12 bene Pietro aspettiamo notizie sulla riunione di dopodomani... ovviamente notizie belle
Gabriele
<<CAMBRA CARP>> |
jummy |
Inserito il - 22/01/2008 : 10:30:49 caro Sergio,ti rispondo sinceramente;le mie richieste nascono da delle vere esigenze di regolamentazione del carpfishing legate al territorio.I soli due bacini in cui è permessa la pesca notturna sono chiaramente presi d'assalto dai numerosi anglers sia delle nostre parti che da fuori regione.Il natante è vietato nell'esercizio della pesca ma è permessa la navigazione di canoe e barche quindi ne è tollerato l'uso.Ora come tutte le cose non chiare,c'è il dubbio se considerare il trasbordo e lo scandagliare il fondale come azioni di pesca o meno,e in entrambi i casi si potrebbero fare delle obbiezioni.Nella relazione a riguardo,ho cercato di far capire di essere pronti a delimitare la nostra azione di pesca(frontalmente e non oltre la linea di mezzeria del lago,con segnalini identificativi e piombi affondafilo)in armonia con gli altri pescatori sportivi.E' chiaro che delimitare un settore comporta meno possibilità di catture,ma questo limite potrebbe essere in parte superato avendo la possibilità di conoscere e calare le esche in punti precisi dello spot(tramite barca o barchino).In secondo luogo,è brutto dirlo,ho cercato di chiedere tre cose per ottenerne almeno una.Per quanto riguarda la verbalizzazione delle motivazioni di rifiuto,ho chiesto più volte la cosa ma non credo siano state riportate.Ad ogni modo mi è arrivata oggi la convocazione per un altra consulta(giovedì 24 gennaio,cosa del tutto inaspettata)e al primo punto dell'ordine del giorno vi é:"Lettura e approvazione verbale seduta del 10/01/2008".Che abbiano capito di essere stati poco tecnici in alcune affermazioni?Non lo so,ma sicuramente chiderò nuovamente che ogni frase sia messa a verbale e voi tutti sarete messi a conoscenza dei fatti.
Caro pietro, innanzitutto grazie per averci resi partecipi di quello che fai e di come sono andate le cose in ambito specifico nella tua provincia. io ti scrivo dal veneto, nello specifico dalla provincia di treviso , dove le cose non sono poi così male. comunque anche qui , nello specifico locale, c'è molto da fare ed in ogni caso non si deve "abbassare la guardia"...ed appropfitto pure per ringraziare nello specifico Max Covre . veniamo al dunque, avrei piacere di muoverti alcune domande:
la prima- non ti sembra che forse si sia messa troppa carne sul fuoco ? mi spiego meglio, essendo appena entrati in consulta non ritieni sia opportuno concentrarsi per obbietti dando chessò , priorità alla pesca notturna?
la seconda- alcune affermazioni fatte ad opposizione delle tue risultano semplicistiche e oltremodo fuori luogo...sono state verbalizzate oppure si trattava di "chiacchiere " di cui resta solo un ricordo fra chi le ha sentite?
Sergio"crazycarpangler" sviluppo prodotti Big-Fish Italia VENETIA ETILIC SPINNING TEAM ADS [/quote]
Piero |
giankanet |
Inserito il - 22/01/2008 : 09:14:06 A fine mese insieme ad Andrea (buzbar) siamo attesi dal resp. Pesca della provincia di Venezia che ci dedichera' un paio d'ore. Qui nel veneziano tuttosommato la situazione e' abbastanza buona ed e' proprio per mantenerla tale che vogliamo farci conoscere e far conoscere meglio cosa e' in realta' il carpfishing, CFI e l'etica che contraddistingue i veri appassionati. Di piu' non voglio svelare ma in pentola c'e' dell'altro, molto altro ma che per scaramanzia non dico...
p.s. serve gente che abbia voglia di dedicarsi alla causa, non mi stanchero' mai di ripeterlo... stare alla finestra ad aspettare che succeda qualcosa e poi magari sparare a zero su chi almeno ci prova, e' davvero da uomini piccoli...
Giancarlo.
<< A PESCA, L'UNICA COSA URGENTE E' LA CALMA...>> www.goldcarp.net |
agozurma |
Inserito il - 22/01/2008 : 00:03:16 Con Pietro ci sentiamo spesso per questo suo grande impegno in consulta. Una persona determinata e con grande iniziativa, un caposaldo per CFI. Sicuramente avrà dei risultati, risultati che andranno a vantaggio anche di quelle persone che in CFI vedono solo una organizzazione da attaccare senza motivo alcuno se non quello di avere un poca di visibilità. Ciao. |
mertz |
Inserito il - 21/01/2008 : 23:28:14 bravo Pietro, e bravi a tutti quelli che ti hanno appoggiato nell'iniziativa il primo mattone è stato posato
Gabriele
<<CAMBRA CARP>> |
pisto |
Inserito il - 21/01/2008 : 22:11:18 I miei complimenti a Pietro per i risultati ottenuti! Certo la strada da seguire non è affatto semplice e già i miei primi approcci in provincia me lo fanno capire...ma siamo una realtà forte che si sta definitivamente consolidando e questo ci da coraggio. Più che giusta la tua riflessione che sicuramente cominciamo a far paura a più di qualcuno. E gli attacchi apparsi su una rivista a cui fai riferimento sono una prova di questo... FINO AD ORA PER MOLTI HA FATTO COMODO CHE CFI RESTASSE NEL SUO PICCOLO MONDO...ORA IL MOVIMENTO SI STA AFFERMANDO E A QUEI MOLTI BRUCIA, UHHHHHHHHHHH SE BRUCIA!!
Cmq meglio restare con i piedi per terra che la strada è ancora lunga; io ce la metterò tutta!
Pisto ************************ LOVE&PEACE Amici Carpisti
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PMcComy |
Inserito il - 21/01/2008 : 21:45:51 Citazione: Messaggio inserito da crazycarpangler
Caro pietro, innanzitutto grazie per averci resi partecipi di quello che fai e di come sono andate le cose in ambito specifico nella tua provincia. io ti scrivo dal veneto, nello specifico dalla provincia di treviso , dove le cose non sono poi così male. comunque anche qui , nello specifico locale, c'è molto da fare ed in ogni caso non si deve "abbassare la guardia"...ed appropfitto pure per ringraziare nello specifico Max Covre . veniamo al dunque, avrei piacere di muoverti alcune domande:
la prima- non ti sembra che forse si sia messa troppa carne sul fuoco ? mi spiego meglio, essendo appena entrati in consulta non ritieni sia opportuno concentrarsi per obbietti dando chessò , priorità alla pesca notturna?
la seconda- alcune affermazioni fatte ad opposizione delle tue risultano semplicistiche e oltremodo fuori luogo...sono state verbalizzate oppure si trattava di "chiacchiere " di cui resta solo un ricordo fra chi le ha sentite?
Sergio"crazycarpangler" sviluppo prodotti Big-Fish Italia VENETIA ETILIC SPINNING TEAM ADS
Sergio, alla fine tutte queste affermazioni sono state rivolte anche a me, non in consulta, ma ad incontri con le provincie, ed in presenza di una buona parte di rappresentanti di Consulte, cambiano le regioni, ma il non esser ben visti è un dato di fatto rilevante, hai lanciato una interessante domanda, anch'io sono curioso se queste "risposte" siano state messe a verbale.
http://teamcarpfishingrudiano.blogspot.com/
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carp.warrior |
Inserito il - 21/01/2008 : 17:59:24 LE CONSULTE SONO "LE STANZE DEI BOTTONI" E QIUINDI ENTRARCI SIGNIFICA OGNI TANTO SPINGERNE QUALCHE D'UNO A NOSTRO FAVORE, O PER LO MANO PROVARCI!! GRANDI, AVANTI COSI'
Luca "Il guerriero"
Membro del "PADOVACARPTEAM" Tester delle famosissime boilies al Vin Grinton |
crazycarpangler |
Inserito il - 21/01/2008 : 14:09:28 Caro pietro, innanzitutto grazie per averci resi partecipi di quello che fai e di come sono andate le cose in ambito specifico nella tua provincia. io ti scrivo dal veneto, nello specifico dalla provincia di treviso , dove le cose non sono poi così male. comunque anche qui , nello specifico locale, c'è molto da fare ed in ogni caso non si deve "abbassare la guardia"...ed appropfitto pure per ringraziare nello specifico Max Covre . veniamo al dunque, avrei piacere di muoverti alcune domande:
la prima- non ti sembra che forse si sia messa troppa carne sul fuoco ? mi spiego meglio, essendo appena entrati in consulta non ritieni sia opportuno concentrarsi per obbietti dando chessò , priorità alla pesca notturna?
la seconda- alcune affermazioni fatte ad opposizione delle tue risultano semplicistiche e oltremodo fuori luogo...sono state verbalizzate oppure si trattava di "chiacchiere " di cui resta solo un ricordo fra chi le ha sentite?
Sergio"crazycarpangler" sviluppo prodotti Big-Fish Italia VENETIA ETILIC SPINNING TEAM ADS |
Cesco |
Inserito il - 21/01/2008 : 13:22:48 Caro Pietro, le persone come te ci danno una speranza,non mollare perchè non sarai mai solo.
CESCO
--------------------------------------------------- "Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana...e non sono sicuro della prima" (Albert Einstein)
Fai quello che devi......accada quello che può.
Se vedi una montagna avvicinarsi e non sei Maometto....attento, è sicuramente una frana!!
"C'è gente che pagherebbe per...vendersi" ( E. Biagi)
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buzbar |
Inserito il - 21/01/2008 : 12:46:16 Un esempio da seguire!
Ti rinnovo i mie COMLIMENTI!!!!
Non esistono solo pecore nere, per fortuna!
Una barca a sette prue non avanza. Andrea Marchiori |
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